I giovani di Betlemme in viaggio in Giordania, solidali con i rifugiati

2017-12-20 15:25:40
I rappresentanti dell’Amministrazione Generale delle Scuole del Patriarcato Latino di Gerusalemme e il gruppo palestinese “Shepherds”, che fanno parte del progetto “Da Betlemme per Betlemme”, sono andati a vedere da vicino la situazione dei rifugiati che vivono in Giordania. A queste persone, che sono state costrette a lasciare la loro terra, hanno portato conforto spirituale e materiale attraverso regali simbolici e anche un concerto di Natale! Ad Amman, capitale giordana, un momento speciale di preghiera animato da un coro di più di 250 bambini siriani e iracheni. Rifugiata Iraq “Questa è la prima volta che qualcuno ci offre una così bella iniziativa. Il coro ha trattato i bambini come se fossero dei professionisti e i bambini ne sono stati molto felici. Ho visto l’entusiasmo dei nostri studenti. Oggi è stata una grande giornata e voglio ringraziarvi moltissimo. Sono stato molto contento di questa esibizione. Voglio anche ringraziare gli studenti che sono venuti ad esprimere solidarietà a ragazzi che hanno la loro stessa età, offrendo loro questi meravigliosi regali. Grazie mille!” Qui, chi è venuto a esprimere solidarietà ha scoperto il vero senso della Parola di Dio, che dice: "ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato”. Rifugiata Iraq “Ringrazio gli studenti delle scuole del Patriarcato Latino in Palestina. Preghiamo per voi”. Come è difficile perdere la propria patria, la propria casa e perfino la propria famiglia, sentirsi distrutti, senza riparo, ha detto Francis, uno dei fondatori del gruppo “Shepherds”. George Salsa Leader Band Shepherds “Oggi siamo al culmine della felicità, all’apice del nostro dono come musicisti, credenti e come cristiani; e, cosa più importante, siamo al vertice della nostra umanità perché stiamo con i nostri fratelli rifugiati in queste circostanze difficili e diciamo loro: "Cristo è nato, Alleluia". Questo messaggio proviene da me e dalla banda musicale Shepherds, dall’Ufficio dell’Amministrazione General delle scuole in Palestina, e dai bambini della Palestina, che hanno contribuito in maniera geniale a portare gioia ai bambini, a dipingere il sorriso sui loro volti e nei loro cuori, portando loro questi meravigliosi regali”.

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