Celebrare il Battesimo di Cristo: Il linguaggio delle armi si può superare

2024-01-08 13:07:22
Nel mezzo di un'ondata di odio e di guerra che distrugge i valori dell'umanità e della pace, il corteo dei frati francescani e una folla di credenti provenienti da Gerusalemme, Betlemme e Gerico ha intrapreso una tradizionale processione nel luogo che era stato testimone della sanguinosa guerra del passato e sul cui terreno erano state disseminate delle mine, il luogo del Battesimo, o come viene chiamato il “Palazzo dei Giudei”. Per celebrare il battesimo di Gesù Cristo, il 7 gennaio, nella Chiesa di San Giovanni Battista dei Padri Francescani, questo stesso luogo è diventato un’oasi di pace dalla quale si sono elevate al cielo preghiere e suppliche. Fr. ALESSANDRO CONIGLIO, ofm Studium Biblicum Franciscanum Per noi oggi è importante essere qui, perché il battesimo di Gesù segna l’inizio della sua attività pubblica, e noi, attraverso il nostro battesimo, siamo chiamati ad entrare vitalmente nel mistero di Gesù. Pertanto, se oggi Egli ha rivelato qui la sua gloria, anche noi ci sentiamo partecipi di questa gloria. Anche noi siamo figli di Dio e dobbiamo poter essere manifestazione della gloria di Dio, così come lo è stata la santa umanità di Gesù. Nella sua omelia, padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa, ha invitato tutti noi a vivere il comandamento dell'amore, fino al sacrificio di noi stessi e all'amore per gli altri come Gesù Cristo. Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa Quest'anno la celebrazione qui ha un significato speciale perché, dopo 57 anni, abbiamo potuto aprire la porta che ci conduce direttamente dal Santuario al fiume Giordano.E questo per me è il segno che è possibile superare anche i linguaggi della guerra, il linguaggio delle armi. È infatti possibile trasformare anche i campi di battaglia in campi di pace, di preghiera e di convivenza fraterna. E spero davvero che, oggi ho pregato per questo, abbiamo pregato insieme per questo, che tutta la Terra Santa, che oggi purtroppo è ancora un campo di battaglia, diventi un campo di pace e diventi un campo di preghiera. Per la prima volta dall'apertura della strada, dopo averla sminata nella chiesa di San Giovanni Battista dei Padri Francescani, un bambino, Karam Musleh, ha ricevuto il santo battesimo, e i fedeli hanno rinnovato le promesse battesimali, innalzando le loro preghiere perché vi sia una pace giusta nella regione. HELEN MUSLEH Gerusalemme Abbiamo scelto questo luogo santo affinché nostro figlio avesse l'onore di ricevere qui il battesimo, perché questo è il luogo dove fu battezzato nostro Signore Gesù Cristo, ed è in questo luogo che una voce venne dal cielo su di lui, dicendo: «Questo è il mio diletto Figlio, del quale mi compiaccio. Attraverso il battesimo, il Signore Gesù Cristo ha tolto i nostri peccati e ci ha dato la vita eterna. Nel luogo dove si è manifestata la Santissima Trinità, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, resiste oggi la speranza di realizzare la pace in questa Terra Santa ferita.

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