Fr. LORENZO PAGANI, ofm Se posso pensare a due parole che esprimono che cosa è la vocazione per me, e’ innanzitutto relazione perchè essa è un rapporto di amore, un rapporto di amore tra me e il Signore Gesù che mi ama fino alla follia. Questo amore fino alla follia lo ha spinto a chiamarmi a seguirlo ogni giorno, nelle piccole e nelle grande cose, con la certezza e la consapevolezza che Lui non mi abbandonerai mai. Fr. JOHNNY JALLOUF, ofm Questo “sì” è una chiamata alla gioia e una chiamata all’amore. E seguendo l'esempio di Maria siamo invitati a dare e a dire il nostro “sì” al Signore perché la nostra gioia sia piena e il nostro amore sia più grande. Fr. JOAQUIM FLORIANO JOSÉ, ofm “La vocazione per me è una chiamata divina che necessita di una risposta di obbedienza, cioè, una persona conforma la sua vita a quella di Cristo, che e’ vivo. Ci mettiamo a servizio di Dio, dell’umanità e di tutte le creature”. Fr. MARK VERTIDO PALAFOX, ofm La vocazione è una chiamata divina che ha bisogno di una risposta umana, gioiosa, generosa e totale. Fr. DIPHAPANG EZEKIEL NTSALA, ofm La vocazione per me è una chiamata ad amare e per rispondere a questo amore, ci sono molti e differenti modi. Io ho detto sì, e ho detto sì alla vita consacrata. Adesso mi preparo al diaconato e poi al sacerdozio. Abbiamo tanti modi per dire “sì” e partecipare all’amore di Dio. Fr. GEORGE PAOLO JALLOUF “La vocazione per me è una chiamata alla vita che ci porta ad entrare in un rapporto intimo con il Signore, un rapporto che si rinnova ogni giorno nella risposta alla sua chiamata: Vieni e seguimi!”. Questi giovani frati vengono da diverse parti del mondo e hanno trascorso gli ultimi anni della loro formazione qui, nei Luoghi Santi. Con i doni ricevuti da Dio, cercano di rispondere ad una chiamata d’ amore, nella gioia ma anche nelle fatiche di ogni giorno, nell’ascolto della volontà di Dio e nell 'obbedienza. Un cammino vocazionale che ha portato questi 7 giovani frati, ad essere ordinati diaconi domenica 21 maggio, nella Chiesa di San Salvatore, a Gerusalemme, in una celebrazione presieduta da S. B. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini. Presenti il Nunzio Apostolico, Mons. Adolfo Tito Yllana, il Vicario della Custodia, Fr. Ibrahim Faltas, tantissimi sacerdoti, oltre che parenti e amici giunti a condividere questo giorno pieno di gioia. Nella sua Omelia, S.B. Pizzaballa, ha sottolineato come “ la gloria di Cristo si trova nell'amore e nella gratuità. Diventare diacono significa tornare servitore e fare un dono totale di sé, assumendo lo stile della vita di Gesù.” S. B. PIERBATTISTA PIZZABALLA Patriarca di Gerusalemme dei latini Imporre le mani significa due cose: innanzitutto invocare lo Spirito Santo, ma invocarlo attraverso la chiesa, perchè nella Chiesa i doni danno i suoi frutti. La Chiesa ha cambiato tante cose, ma questo resterà sempre: il modo in cui la Chiesa si unisce al desiderio di Dio di continuare l’opera del Regno di Dio. Queste ordinazioni sono un dono del Signore alla Custodia e un dono della Custodia alla Chiesa locale e universale. Read More