L’Epifania a Betlemme e i doni dei Magi

2020-01-07 16:05:25
Manca - per ovvie ragioni - l’oro, per il resto seguendo una tradizione ormai consolidata tre speciali magi francescani sono tornati a distribuire i loro doni ai fedeli nel giorno dell’Epifania. E’ una festa molto popolare quella del 6 gennaio a Betlemme: al termine dei Vespri il Custode di Terra Santa scende nella grotta della Natività dalla quale ritorna portando con sè dalla Mangiatoia un Gesù Bambino in Trono. Sono tre i giri attorno al cortile della Chiesa di Santa Caterina, durante i quali una lunga processione di fedeli riceve in dono gocce di mirra e grani d’incenso. Portati due millenni fa da uomini saggi venuti dall’Oriente seguendo la stella, l’oro richiama la regalità di Gesù, l’incenso la sua divinità, la mirra la morte che Cristo affonterà. Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa "Una festa che vuole unire tutta l’umanità, che vuole creare comunione tra i popoli e non divisioni, lacerazioni, inimicizie o guerre. Per fare questo occorre che noi sappiamo adorare quel bambino." L’ultimo ingresso solenne a Betlemme del Custode di Terra Santa - il pomeriggio precedente -, la s.messa dell’Epifania e, appunto, la processione con i doni seguita dal bacio a Gesù Bambino: sono gli ultimi atti di un lungo periodo di feste, ma solo per i cristiani cattolici: nelle stesse ore, infatti, comincia il tempo di Natale per le Chiese Orientali, che seguono il calendario giuliano. Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa "Quella grotta diventa già nella festa dell’Epifania la manifestazione della capacità che ha il bambino Gesù di attrarre tutti i popoli. E diventa anche un segno di una possibile, futura e in parte già presente unità della Chiesa." Epifania tempo di bilanci, dunque, per una città come Betlemme, immagine del Natale in tutto il mondo. HUSAM WAHHAB Presidente dell’Azione Cattolica di Betlemme "Quello di Natale è stato un periodo molto positivo, di grande gioia per l’intera popolazione di Betlemme. Possiamo dire che a Betlemme stiamo conoscendo un vero boom per quanto riguarda il settore del turismo. Il lato triste delle festività natalizie è che abbiamo bisogno che più cristiani arrivino qui: da tutte le parti del mondo ma specialmente dalla Palestina e da Gaza: non possiamo dimenticarci che abbiamo restrizioni negli spostamenti e speriamo che il prossimo anno ci sia più libertà di movimento, è quello a cui puntiamo." JAWAD GEORGE SLEIBI e SOFIA Betlemme "A Betlemme il Natale è molto speciale, ogni anno cerchiamo qualcosa di diverso: è un evento accaduto duemila anni fa, ma non è una storia passata, è un evento che continua. Ogni volta che visiti la Grotta della Natività puoi celebrare il Natale, in ogni momento dell’anno. Buon Natale a tutti!"

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