A Qaraqosh: in attesa di Papa Francesco

2021-02-23 15:12:22
LOUIS KAMIL Qaraqosh (Iraq) Benvenuto in Iraq Papa Francesco. KATREEN HABASH/ HADEEL KAJA Qaraqosh (Iraq) "Per noi che abbiamo vissuto molte difficoltà quando siamo scappati dall’ISIS, abbiamo bisogno di un messaggio di speranza da una persona come Papa Francesco." P. GEORGE JAHOLA Direttore Church supreme board ricostruzione Baghdeda "Abbiamo iniziato a preparare la visita di Papa Francesco circa 2 mesi fa tra tante sfide. Abbiamo iniziato a radunare i giovani, ad addobbare la città con bandiere, con foto del Papa. Questo logo è stato fatto proprio per la sua visita a Qaraqosh; è il logo che hanno creato i nostri giovani." Una visita attesa quella di Papa Francesco per i tanti cristiani della piana di Ninive in Iraq, la prima di un Pontefice nella terra di Abramo. Da Baghdad, a Mosul, passando per Qaraqosh. Qui la comunità cristiana si è ristabilita al termine della lunga occupazione da parte dello Stato Islamico. P. George, tra gli organizzatori del viaggio e Direttore del Church supreme board, racconta il lavoro di questo comitato, nella città simbolo della ricostruzione dopo la distruzione di quasi 35%, dal 2014 al 2017, ad opera del Daesh. P. GEORGE JAHOLA Direttore Church supreme board per la ricostruzione Baghdeda "Pensavamo di trovare semplicemente una citta abbandonata. Ma a 2 settimane dalla liberazione le mappe satellitari hanno rivelato veramente una tragedia: chiese bruciate, campanili abbattuti, case bruciate. Abbiamo classificato le case in 3 categorie: categoria “A” quelle totalmente distrutte, circa 62 case; categoria “B” case bruciate o parzialmente distrutte, circa 2100 ed infine categoria “C,” quelle poco danneggiate ed erano circa 4774. Il comitato per la ricostruzione nel maggio 2017 contava circa 22 dipendenti e negli anni ha ricostruito circa il 57% delle abitazioni. Oggi, a causa della scarsità dei fondi si è ridotto a poche persone." P. GEORGE JAHOLA Direttore Church supreme board per la ricostruzione Baghdeda "Vogliamo che la città di Qaraqosh, che noi preferiamo chiamare Baghdeda, perché è il nome in aramaico, la nostra lingua, ritorni come prima. Oggi, la gente che ha contribuito alla ricostruzione della città vuole vivere in pace in questa terra." Percorrendo le strade della città vecchia, P. George ci guida verso la casa di Alaa. Lui e la sua famiglia hanno beneficiato dell’aiuto del Comitato, e sono potuti tornare a una vita quasi normale. ALAA ESHOO Qaraqosh (Iraq) "Con l’avvento dell’Isis siamo scappati in Kurdistan, dove siamo rimasti 3 anni. Certamente il Comitato di P. George ci ha permesso di tornare perché ci ha aiutato a ricostruire la nostra casa affinché potessimo viverci." MADRE DI ALAA Qaraqosh (Iraq) "Quando siamo scappati, era notte; abbiamo lasciato tutto... Grazie a Dio siamo riusciti a scappare, ma quando siamo tornati … abbiamo calpestato terra nera, la cenere: le nostre case erano svuotate, bruciate… Ringrazio Dio, l’importante è che ci siamo salvati. I soldi, le case non sono nulla paragonabile alla vita dell’uomo, perché i soldi vanno e vengono ma la vita non ha prezzo." P. GEORGE JAHOLA Direttore Church supreme board per la ricostruzione Baghdeda "Questa visita darà una forza, incoraggerà i cristiani a rimare in questa terra, darà una spinta morale ad essere testimoni in questa terra. Cosi lo attendiamo con tanta gioia. La sua visita porterà un cambiamento alle nostre vite, ai rapporti con gli altri: “tutti siamo fratelli” questo il messaggio del Papa e noi è quello che vogliamo vivere in questa terra."

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