La benedizione dell’immagine di Shireen e le mani del papa che stringono quelle di Anton. Sono passati 5 mesi dall’11 maggio, quando la giornalista Shireen Abu Akleh è stata uccisa mentre era in servizio, nel corso di un raid israeliano a Jenin. Mercoledì 26 ottobre, la sua famiglia è stata ricevuta in Vaticano e ha potuto salutare il Papa a margine dell’udienza generale. ANTON ABU AKLEH Fratello di Shireen Abu Akleh “Come famiglia cristiana è molto importante per noi la solidarietà che abbiamo ricevuto dal Papa, dai cardinali, dal Vaticano”. Ad accompagnare la famiglia di Shireen c’era Fr. Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa. Fr. IBRAHIM FALTAS, ofm Vicario della Custodia di Terra Santa “Il Santo Padre ha ascoltato con attenzione la storia di Shireen, si è commosso molto. Ha promesso alla famiglia una preghiera, di ricordarsi sempre, e ha porto le condoglianze alla famiglia”. Nel pomeriggio, nella chiesa greco-melchita di Santa Maria in Cosmedin è stata celebrata una divina liturgia in suffragio di Shireen. Tra i presenti anche il patriarca di Gerusalemme dei latini, S. B. Pierbattista Pizzaballa. La celebrazione, molto partecipata, è stata un’occasione per pregare per la pace in Terra Santa. Fr. IBRAHIM FALTAS, ofm Vicario della Custodia di Terra Santa “Tutti hanno pregato per una sola cosa: per la pace in Terra Santa, per la pace in questa terra, che da tanto tempo non vede la pace”. ANTON ABU AKLEH Fratello di Shireen Abu Akleh “Abbiamo pregato per la pace e continuiamo a sperare che qualcosa di buono nasca da quanto è successo, perché possiamo raggiungere la pace”. Read More