E’ l’unico festival organistico che si svolge interamente in Libano, e nonostante le difficoltà organizzative dovute alle restrizioni anticoronavirus ha raggiunto quest’anno la sua sesta edizione. Si è svolta dal 13 al 18 aprile la Settimana Organistica libanese, una serie di concerti d’organo promossi dalla Scuola di Musica della Notre Dame University e dal Terra Sancta Organ Festival con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Beirut e dell’ambasciata della Repubblica Ceca in Libano. L’evento, a cui solo all’ultimo momento è stato ammesso un piccolo numero di spettatori, è stato trasmesso in diretta da Tele Lumiere/Noursat. Fr. RICCARDO, ofm Sovrintendente del Terra Sancta Organ Festival "E’ come un segno di ripartenza. Di solito quando c’è una crisi la prima a ripartire è la cultura: noi abbiamo voluto dare questo segno e abbiamo voluto fortemente fare questo festival, pur con tutte le difficoltà a cui sapevamo di andare incontro, anche quest’anno." Non solo la pandemia - date, luoghi e orari della kermesse sono stati spostati due volte - non solo la grave situazione economica del paese, il programma di cinque date è dovuto al fatto che gli organi di due chiese sono stati gravemente danneggiati dall’esplosione dell’agosto 2020 al porto di Beirut. P. KHALIL RAHMEH Direttore Settimana Organistica Libanese "Dove c’è un organo c’è una chiesa, e dove c’è una chiesa c’è una comunità cristiana. Questo festival è il contributo dei cristiani nel campo dell’alta cultura nel settore della musica, perché la musica d’organo qui è percepita come musica cristiana." Ma dalla chiesa dei francescani della Custodia di Terra Santa di Harissa a quelle di Ajaltoun, Zouk Mosbeh e Mayssra fino alla Chiesa Nazionale Evangelica di Beirut il Festival ha come da tradizione puntato gli occhi su un pubblico molto più ampio di quello cristiano. Fr. RICCARDO, ofm Sovrintendente del Terra Sancta Organ Festival "L’idea del SOL Festival è la stessa del Terra Sancta Organ Festival – di cui fa parte -, ed è quella di permettere a tutti di ascoltare il suono dell’organo e il repertorio per organo, che altrimenti sarebbero preclusi a molti perché gli organi si trovano soprattutto nelle chiese e sono dedicati alle celebrazioni liturgiche, e quindi molti non potrebbero partecipare." Read More