Inaugurata a Cappadocia la Cappella dedicata al Beato Salvatore Lilli

2023-08-28 10:10:20
Un legame forte quello che lega la Custodia di Terra Santa a Cappadocia, in provincia dell’Aquila (Italia). Qui è nato il Beato Salvatore Lilli, francescano, che nel 1873 partì per i Luoghi Santi della Palestina per restarvi come missionario. Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa Il Beato Salvatore Lilli è stato un frate della Custodia di Terra Santa, a Gerusalemme, poi da lì fu mandato in Armenia minore. Li poté evangelizzare per diversi anni, lavorare per curare gli ammalati di colera durante un’epidemia, e nel 1895, trovò la morte insieme con 7 giovani cristiani armeni. Furono trucidati durante quelle che sono state le prime persecuzioni degli armeni. Il legame tra la Custodia di Terra Santa, la Terra Santa stessa e Cappadocia è legata proprio alla figura straordinaria di questo Martire che ha voluto dare la vita per la gente che gli era stata affidata. L’inaugurazione della Cappella dedicata al Beato presso la Chiesa Madre di Santa Margherita a Cappadocia ,avvenuta mercoledì 23 agosto, ha voluto rendere più saldo questo legame. Alla cerimonia era presente Fr. Francesco Patton, Custode di Terra Santa, insieme ad alcuni frati oltre a religiosi e diverse autorità. All’interno della chiesa, nella Cappella appena inaugurata, sono state collocate delle teche contenenti le reliquie del Beato. Per l’occasione la Custodia di Terra Santa ha mostrato al pubblico alcune sue lettere autografe e la Provincia francescana di San Bonaventura ha offerto alla venerazione dei fedeli il saio del Beato Salvatore, proveniente dalla Spagna. Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa Dalla Terra Santa attraverso la figura del Beato Lilli arriva la speranza cristiana, la speranza dei martiri è di partecipare alla vittoria di Gesù sulla morte. Se noi siamo disposti anche a dare la vita è perché sappiamo che insieme con Gesù siamo già oltre la morte, come dice san paolo “se viviamo, viviamo per lui e se moriamo, moriamo per lui. E quindi è un messaggio di grande speranza perché si dice che la vita vale la pena di essere vissuta sempre, e vale la pena di essere vissuta in contesti difficili, faticosi, di sofferenza e di croce. I martiri ci ricordano l’intensità della vita cristiana e l’importanza di essere fedeli a questa relazione, anche quando costa la propria vita.

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