Non tutti sanno che Maria è la santa patrona dell’ordine francescano.
Ma perché questa importanza della Madonna per l’ordine?
Lo scopriremo attraverso una selezione di oggetti provenienti dalle collezioni della Custodia di Terra Santa e che saranno esposti nella futura sezione storica del Terra Santa Museum. Il museo, che sorgerà nel Convento di San Salvatore a Gerusalemme, sarà il luogo dove riscoprire la storia dei francescani in Terra Santa e la loro devozione verso la Madre di Dio.
Ci accompagneranno in questo approfondimento Padre Stéphane Milovitch, direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali della Custodia, e Padre Alessandro Coniglio, professore allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme.
Fr. STÉPHANE MILOVITCH, ofm
Direttore Ufficio dei Beni Culturali – Custodia di Terra Santa
"Ci troviamo nella Sagrestia del Convento di San Salvatore di Gerusalemme. Oggi la nostra riflessione parte da questa veste liturgica, una pianeta di fattura francese, realizzata nella seconda metà del XVII secolo.
Questa pianeta è parte di un set di paramenti liturgici che comprende anche una stola, un manipolo e un velo da calice. La pianeta è arricchita con un tondo ricamato che ha per soggetto Maria, rappresentata come Immacolata.
Il tondo è circondato da un tripudio di fiori - che rimandano, per il colore rosso, al sacrificio di Cristo - e dall’acanto - simbolo della Resurrezione e della salvezza. L'immagine dell'Immacolata manifesta la devozione mariana sia dei Francescani che dei francesi: Luigi XIII aveva infatti eletto la Vergine a protettrice della Francia nel 1638."
Fr. ALESSANDRO CONIGLIO, ofm
Professore Studium Biblicum Franciscanum - Gerusalemme
"La devozione dell’Ordine francescano per l’Immacolata e la sua spinta alla promulgazione del dogma mariano sono ben noti. Dalle riflessioni teologiche del Beato Giovanni Duns Scoto, alla Milizia dell’Immacolata fondata nel 1917 da San Massimiliano Kolbe, i figli di San Francesco si sono sempre contraddistinti per l’amore alla Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, tanto da averla proclamata, sotto questo titolo, Patrona principale dei Frati!
Negli scritti di Francesco non si trova mai l’espressione Immacolata riferita a Maria Santissima, ma in una delle sue preghiere, il Saluto alla Beata Vergine Maria, il Santo di Assisi si rivolge a lei dicendole: “tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene” (FF 259).
Con questa espressione Francesco coglie l’essenziale del mistero dell’Immacolata: attribuendo a Maria la pienezza di ogni bene, infatti, Francesco vede la Vergine colmata di Dio stesso in modo unico. Ad ogni ora canonica infatti, in una preghiera da lui stessa composta, Francesco amava chiamare Dio come il ‘bene’, “ogni bene, sommo bene, tutto il bene, che solo sei buono” (FF 265), o, come il santo ha scritto nella cartula per frate Leone, “Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero” (FF 261). Maria in qualche modo partecipa di questa bontà assoluta di Dio, perché mai fu sfiorata da ombra di peccato e di male. Dal suo immacolato concepimento, Maria è stata uno specchio tersissimo della purezza e della bontà di Dio, preservata dal contagio della colpa in vista dei meriti di Cristo Redentore.
Ma se l’essere concepita senza peccato originale è un privilegio di Maria, anche ogni cristiano, rinato un giorno dal fonte battesimale purificato da ogni macchia di peccato, ha conosciuto la stessa grazia e la stessa immacolatezza, come ci ricorda San Paolo: “In [Cristo, il Padre] ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità” (Ef 1,4); con l’aiuto di Maria, ogni battezzato può perseverare in questo stato d’elezione, fino a condividere la stessa sorte di gloria con la Vergine in Cielo."
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