Nuova luce per i film della Custodia di Terra Santa

2022-01-11 14:20:19
Ecco come si presentava la Terra Santa a metà del secolo scorso. Immagini storiche, tratte dai film che la Custodia di Terra Santa ha prodotto tra il 1948 e gli anni ’70. Pellicole cinematografiche ormai rovinate, che rivedono nuova luce grazie al restauro e alla digitalizzazione curati dalla Cineteca di Milano per conto della Fondazione Terra Santa. In tutto 37 titoli, di durata media tra i 9 e i 20 minuti. “Natale a Betlemme”, disponibile anche su Youtube, ci riporta al Natale del 1954, quando ancora la città era sotto il controllo della Giordania. “Gli stessi musulmani offrono spontaneamente il loro entusiasmo e il loro servizio d’onore al Bambino. Tutti oggi sono presi dal fascino del grande Mistero”. Non cambiano invece riti e tradizioni, come il suono delle cornamuse, oggi affidato agli scout, l’ingresso solenne del patriarca e la sua accoglienza nella piazza davanti alla Basilica della Natività, i saluti alle autorità e l’ingresso in basilica in processione con i frati. “L’argentea stella dei latini segna il luogo dove fu posto quel neonato che commosse le stelle”. E oggi come allora, dopo la Messa della notte, i frati scendono nella Grotta della natività a deporre il Bambinello. “Qui lo videro i pastori, qui lo rivelò la stella, qui fu adorato dai magi, qui gli angeli cantarono ‘Gloria nel più alto dei cieli’”. Crociati senz’armi è stato realizzato nel 1955 con attrezzature professionali e racconta la storia dei francescani in Terra Santa. “Un secolo non era trascorso dalla conquista del Santo Sepolcro, che la potenza cristiana crollava per le discordie e le ambizioni dei principi. È allora che un uomo semplice, senza scorta e senz’armi, ricco solo di fede e di entusiasmo osa realizzare un antico sogno. Umile nello strano saio, con le mani nude ed i piedi scalzi, Francesco affronta gli armati saraceni e lo stesso sultano. Lo affascina, lo conquista e gli strappa il consenso, per sé e per i suoi frati di vivere in quella terra benedetta”. I filmati sono “amatoriali di alto livello”, spesso prodotti da registi semiprofessionisti. Erano destinati inizialmente a un pubblico ristretto, ma sono stati utilizzati anche in attività di catechesi e promozione della Terra Santa, contribuendo a diffondere “il messaggio e la grazia dei Luoghi Santi”.

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